Piano Triennale per l’informatica: cosa è e a cosa serve
Il Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione è un documento strategico redatto dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), in collaborazione con il Dipartimento per la trasformazione digitale. Questo piano ha l’obiettivo di guidare la digitalizzazione della PA italiana per migliorare l’efficienza dei servizi pubblici, ridurre i costi e aumentare la trasparenza.
Il piano copre un periodo di tre anni, delineando le linee guida e le azioni concrete che le amministrazioni pubbliche devono intraprendere per abbracciare le tecnologie digitali. Tra le sue priorità spiccano la modernizzazione delle infrastrutture IT, l’adozione di soluzioni cloud, l’attenzione alla cybersicurezza e la diffusione dei servizi digitali accessibili a tutti. In sintesi, il Piano Triennale rappresenta una roadmap per la trasformazione digitale del settore pubblico italiano, con l’obiettivo di rendere la Pubblica Amministrazione più innovativa, efficiente e vicina ai cittadini.
Gli obiettivi CHIAVE e cosa c’entra questo con la modernizzazione tecnologica
Cosa può fare e cosa può dire uno strumento come il Piano Triennale per l’informatica in una situazione afflitta da alcuni problemi tecnici e tecnologici come quella italiana?. E’ presto detto:
– Digitalizzazione e semplificazione dei servizi pubblici, per migliorare l’accesso online e l’esperienza dei cittadini.
– Interoperabilità e migrazione al cloud, per favorire una condivisione dati più efficiente e ridurre i costi.
– Rafforzamento della cybersicurezza, per proteggere le infrastrutture critiche e i dati sensibili.
– Intelligenza artificiale, principi generali in adozione alle P.A.
Cybersicurezza e utilizzo dell’AI significheranno aggiornamento dei sistemi hardware & software, dell’infrastruttura di rete e dell’apparato IT su cui poggiarsi.
Si avanza per AREE STRATEGICHE con alcune novità
Le aree strategiche focalizzate dal piano risiedono principalmente in 4 categorie di intervento, ovvero le Infrastrutture digitali moderne (potenziamento della rete nazionale e migrazione ai servizi cloud, con un focus su soluzioni scalabili e sicure), i Servizi pubblici digitali (semplificazione e digitalizzazione di procedure chiave, come l’identità digitale (SPID, CIE) e la piattaforma PagoPA, per offrire un’esperienza utente più fluida e accessibile), i Dati e interoperabilità (promozione della condivisione dei dati tra enti pubblici tramite piattaforme interoperabili, migliorando l’efficienza e la collaborazione tra amministrazioni) e la Sostenibilità digitale (progetti mirati a ridurre l’impatto ambientale delle infrastrutture IT, adottando pratiche green e tecnologie eco-friendly).

Piano Triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione: focus su Cybersecurity e Protezione Dati
Uno degli obiettivi fondamentali del Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione è il potenziamento della cybersicurezza. Questa strada, necessaria e impervia allo stesso tempo, prevede l’intervento per mezzo di: rafforzamento delle difese informatiche (Implementazione di protocolli di sicurezza avanzati per prevenire attacchi informatici e violazioni dei dati), adozione del modello Zero Trust (un approccio che prevede un monitoraggio continuo e un accesso limitato solo agli utenti autenticati, riducendo i rischi di accesso non autorizzato), formazione del personale (programmi di cyber awareness per sensibilizzare i dipendenti pubblici sulle minacce informatiche).
Il Ruolo del Cloud e Intelligenza Artificiale nel Piano Triennale
Le linee guida sulle cui basi muoversi nel prossimo triennio segnano chiaramente i passaggi di una simile transizione. Si tratta di accedere a nuove prassi di uso dei sistemi avanzati come l’implementazione dell’AI nelle procedure, ma anche la piena migrazione al cloud dei servizi e dei dati. Eccone una sintesi approssimativa ma indicativa (perdonate le necessarie omissioni):
Transizione al cloud: Le PA sono incoraggiate a migrare verso soluzioni cloud-first, che offrono maggiore scalabilità, flessibilità e riduzione dei costi. Questo facilita anche la condivisione dei dati e l’interoperabilità tra enti pubblici.
Intelligenza artificiale: L’IA viene utilizzata per automatizzare processi ripetitivi, migliorare l’analisi dei dati e ottimizzare i servizi al cittadino. Alcuni esempi includono chatbot per l’assistenza virtuale e sistemi di analisi predittiva per prendere decisioni informate (ciò che ormai è in uso sul web da tempo).
Big Data e analisi avanzata: L’uso del cloud e dell’IA consente di sfruttare meglio i big data, supportando politiche basate su dati concreti e migliorando la pianificazione dei servizi pubblici.

Le prospettive oltre il 2026
Il Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione rappresenta un passo cruciale verso la trasformazione digitale del settore pubblico in Italia. Attraverso un approccio mirato alla digitalizzazione, alla cybersicurezza e all’uso di tecnologie innovative come il cloud e l’intelligenza artificiale, il piano punta a rendere i servizi pubblici più efficienti.
In conclusione, il successo del piano sarà strettamente legato alla collaborazione tra amministrazioni, imprese e cittadini, con l’obiettivo di creare quella sinergia tra Pubblica Amministrazione digitale e cittadinanza che è sempre mancata.
Per far correre sui giusti binari tale processo la strategia va puntualizzata a monte, investendo sull’ammodernamento tecnologico delle dotazioni informatiche in possesso della PA. Questo coinvolge si i dispositivi, qualunque essi siano, ma anche le reti, le infrastrutture, i sistemi di rete e, non ultimo, la formazione della forza lavoro. Partendo forse proprio da questo ultimo (non in ordine di importanza) fattore sarà agevolata la consapevolezza dell’utilità di un hardware di qualità e controllato, oltre che di un CLOUD realmente omnicomprensivo ed accessibile facilmente a tutti. La sfida è aperta!.