Il caso studio del “XIAOMI” POCO F3 come primo smartphone
Capita spesso di non avere tempo o voglia di mettersi a cercare uno smartphone adatto alle proprie esigenze. A volte non si intende proprio partire con il processo di personale documentazione sui sistemi, sulle tipologie, sulle caratteristiche hardware e si vorrebbe delegare e allora valuta un POCO F3 come primo smartphone.
Perchè affidarsi ad un PERSONAL SHOPPER per scegliere uno smartphone?. Può esser utile chiedere e chiedere alla persona giusta, anche solo un breve confronto può servire allo scopo. E’ proprio questo il caso del telefono in questione, un POCO F3 come primo smartphone: un buon dispositivo, con pochi compromessi hardware, se non la media qualità del reparto fotografico, ed un’ottima tenuta sulla media distanza all’obsolescenza programmata o al deterioramento delle componenti.

Perchè scegliere il Poco F3 come proprio smartphone?
Come scegliere quindi uno smartphone?….affidandosi può essere la risposta, certo comunicando le proprie esigenze, i propri gusti, ma imparando anche ad ascoltare le proposte e vagliarle. Il colloquio con un appassionato di tecnologia e di shopping facilita il compito di schedare le proprie preferenze ed anche i propri gusti, così da ottenere un quadro un pò più chiaro di ciò che si desidera o semplicemente ciò di cui si necessita. Sono entrato in contatto con questo telefono a causa sì della mia dipendenza tecnologica sì, ma anche su consiglio di un amico appassionato come me. Ho ritenuto utile sintetizzare ciò che ho visto a beneficio di colui che senza impazzire cerca la giusta linea di equilibrio tra funzioni, durabilità e portafoglio.
Il POCO F3 della ormai gigantesca famiglia XIAOMI è uno smartphone che io stesso ho acquistato nel 2021, dopo la consueta serie di documentazioni e indagini. Le specifiche di questo telefono sono chiaramente indicate dalla casa produttrice XIAOMI e parlano di caratteristiche pari a quelle di un TOP di gamma ad un terzo del prezzo. Non sto facendo una recensione ma il racconto di una esperienza d’uso, sulla base però di qualche dato. Il dispositivo è tutt’ora in mio possesso ed utilizzato come smartphone principale. A distanza di 3 anni dall’acquisto ecco cosa è successo:
- scocca integra e poco usurata (merito di una adeguata protezione ma anche della durezza delle plastiche usate);
- Display amoled da 6,67″ (fabbricazione Samsung) con risoluzione Full HD+ tenuto costantemente alla frequenza di aggiornamento di 120 Hz;
- batteria originale ma arrivata al 65% della durata da nuova;
- interfaccia sistema operativo Xiaomi HyperOS 1.0.2.0 TKHEUXM aggiornato il 31/07/2024.
L’esperienza d’uso con il POCO F3
Ed è proprio quest’ultimo punto la ragione dell’articolo: l’esperienza d’uso con l’ecosistema Xiaomi che può far propendere per il POCO F3 come primo smartphone. Estremamente personalizzabile, in aggiunta a ciò che Android già consente di modificare ed arricchire. La possibilità di attingere al vasto catalogo Xiaomi per la personalizzazione di stili, temi, icone, animazioni, widget, effetti e quant’altro è davvero notevole. Di seguito trovate alcuni screen delle schermate del mio telefono che possono aiutare a cogliere il grado di intervento su ogni piccolo particolare, fino al carattere e la sua ombreggiatura.



Per quanto riguarda il display (punto 2 dell’elenco soprastante) confermo la più che buona leggibilità, come indicato dai maggiori recensori online. Il refresh rate a 120 Hz, ormai uno standard, è comunque un valore aggiunto nell’agevolare l’esperienza utente.
La batteria, di cui al punto 3 dell’elenco, è invece l’unico nota leggermente stonata per via della sua durabilità nel tempo, anche se devo ammettere di stressare oltre misura il dispositivo in mio possesso. Sulla media distanza tende come ogni altra batteria a degradarsi e a distanza di 3 anni e mezzo di uso massiccio si giunge all’ora di cena con la necessità di una ricarica. Un utilizzatore medio che non interviene continuamente sulla personalizzazione o sul trasferimento dati o sull’uso dell’hotspot riesce mediamente a ottenere risultati migliori, oltre la giornata intera di utilizzo prima della ricarica.
Collegamento con il servizio di Personal Shopping
Scegliere uno smartphone per alcune persone è un vero piacere, anche se poi il device non sarà il proprio. La semplice selezione del dispositivo o il semplice aiuto ad un’altra persona risulta a volte gratificante, oltre che utile ai fini della personale formazione. Un’esperienza come questa è quel tipo di aiuto di cui alcune persone possono aver bisogno, anche solo tentativamente, per riuscire a chiarirsi e poi a delegare. La strada conduce infine ad una proposta che ha il valore di un consiglio e come tale va intesa. L’esito potrà quindi indirizzarsi verso la soluzione indicata o per altre vie ma rimane il valore dell’interazione e quello dello spunto che può fornire una conversazione informale ed amichevole, come quella avuta da me con il mio amico che mi ha consigliato a suo tempo di valutare il POCO F3 come primo smartphone.
E’ chiaro che quanto detto vale per l’approccio all’acquisto di qualsiasi dispositivo mobile, ma anche nella scelta di un particolare software o di un kit di robotica che possa attrarre l’attenzione dei propri figli o, ancora, di un microcontrollore come Arduino o Raspberry Pi, di un dispositivo elettronico di qualsiasi genere, di elettrodomestici della più disparata natura, di un compressore, una torcia a led e chi più ne ha più ne metta.
Insomma di occasioni utili per un confronto se ne trovano!. Torna in Home per altre risorse.